Fare content marketing significa idealmente proporre al tuo pubblico e ai tuoi potenziali clienti dei contenuti che siano interessanti, appassionanti e utili per loro. È solo così che riuscirai a creare delle connessioni profonde tra il tuo brand e i tuoi clienti, arrivando a fidelizzarli.
Se vuoi ottenere questo risultato è necessario presentare alla tua audience dei contenuti di alta qualità e che raccontino delle storie interessanti. In questo modo riuscirai a fare un salto in avanti rispetto alle forme tradizionali di marketing.
La differenza principale è che la pubblicità normalmente interrompe la quotidianità del cliente, con le informazioni che vogliono trasmettere i brand, mentre il content marketing viene ricercato dai clienti perché offre informazioni utili per loro, che li aiutano a raggiungere i propri obiettivi personali e/o professionali. Per questo motivo il tuo brand deve arrivare a comprendere i bisogni degli utenti e cercare di fornire delle risposte efficaci e valide.
Ecco gli 8 passi fondamentali che non puoi fare a meno di seguire:
1. Goal setting: definisci gli obiettivi che vuoi raggiungere con la tua campagna di content marketing
2. Mappatura dell’audience: conosci il pubblico a cui ti rivolgi
3. Planning dei contenuti: ideazione e pianificazione
4. Creazione dei contenuti
5. Distribuzione dei contenuti
6. Amplificazione dei contenuti
7. Valutazione del content marketing: analisi dei risultati
8. Ottimizzazione del content marketing
Vediamo nel dettaglio i singoli passi che dovrai intraprendere per sviluppare la tua campagna di content marketing.
Perché la tua campagna di content marketing abbia un reale successo, è anzitutto necessario che tu abbia chiari gli obiettivi che vuoi raggiungere. Devi sempre tenere presente che il content marketing non è altro che uno strumento al servizio dei tuoi obiettivi di business.
Gli obiettivi che il content marketing ti aiuta a raggiungere sono essenzialmente di 2 tipi:
Ricorda: nel caso dei contenuti digitali legati alla vendita, è necessario che il content marketing sia allineato a canali di vendita online (per esempio un e-commerce) e che i contenuti contengano Call to Action chiare (il classico “Compra ora”) posizionate in maniera strategica al fine di convertire.
Il Content Marketing Institute afferma che chi si occupa di B2C negli Stati Uniti attribuisce maggiore importanza alla brand awareness, alla fidelizzazione e all’engagement, mentre chi si occupa di B2B ha come obiettivi la lead generation e le vendite.
Per creare contenuti efficaci e mirati è fondamentale sapere a chi vuoi parlare. Dovrai quindi individuare il tuo pubblico di riferimento nella maniera più chiara e approfondita possibile. Anche perché ormai sul web siamo letteralmente bombardati di contenuti, per poter conquistare una posizione di rilievo è quindi necessario concentrarsi su argomenti che interessano un gruppo ristretto di persone, una nicchia o una sottocultura. Giovani in cerca di casa, persone appassionate di tennis, vegetariani e via dicendo: trova il tuo target di riferimento. È opportuno concentrarsi su gruppi di persone che tendono a radunarsi in comunità, ma che sono molto attivi e potranno aiutare il brand a crescere rapidamente.
Una volta definito il tuo pubblico, cerca di scoprire quali sono le sue passioni, le sue ansie e i suoi desideri e raccogli tutte le informazioni aiutandoti con il prezioso strumento delle buyer personas. In questo modo potrai creare contenuti in grado di creare un legame profondo e duraturo con il tuo brand.
Airbnb per esempio si rivolge a viaggiatori che vogliono conoscere un luogo come Local e non da turisti.
A questo punto dovrai pianificare i contenuti per programmare la produzione. In questa fase dovrai individuare i temi potenzialmente interessanti, i formati più adatti con cui presentarli: la forma scritta (newsletter, articoli, whitepaper, case study…) o visuale (infografiche, presentazioni, video…) e stabilire i canali di distribuzione.
E’ importante in questa fase valutare anche l’arco narrativo generale in modo che ci siano contenuti previsti per le varie fasi del viaggio del cliente. Quando scegli gli argomenti tieni sempre presenti i tuoi clienti e orientati su quelli che li possono aiutare a risolvere i loro problemi o a realizzare i loro desideri.
Crea la storyline e il calendario dei contenuti: creare un buon planning iniziale è un’attività impegnativa, ma è fondamentale per non ritrovarti in seguito a disperdere energie in maniera disordinata per rincorrere le varie scadenze.
Inizia quindi la creazione vera e propria dei tuoi contenuti. Proporre dei contenuti di qualità, che esprimano il carattere del brand e che siano in grado di coinvolgere realmente i tuoi clienti.
Questo è un impegno che richiede grande professionalità perché significa riflettere e comprendere qual è la missione del brand e che cosa rappresenta agli occhi di chi lo segue. Per questo motivo molte aziende decidono di affidarsi ad agenzie, o di inserire dei professionisti all’interno del proprio ufficio marketing.
Chi produce contenuti deve ispirarsi ai principi dello storytelling, che sono gli stessi che rendono un film o un romanzo appassionanti. Devono insomma essere in grado di suscitare attenzione e coinvolgere il pubblico, in modo che voglia saperne sempre di più.
I contenuti devono essere distribuiti sui canali più appropriati per raggiungere i tuoi obiettivi. L’evoluzione digitale degli ultimi anni ha portato a distinguere tra 3 tipi di canali: owned media, i canali di proprietà del tuo brand, come sito internet, blog, newsletter; paid media, i canali tradizionali e digitali della pubblicità a pagamento, come tv, radio, ma anche advertising online; earned media, quelli che garantiscono la diffusione del nostro messaggio grazie a passaparola, come i social media e le community, che contribuiscono a rendere un contenuto virale.
Per assicurare che il tuo messaggio venga amplificato è spesso necessario intervenire con un’adeguata attività di public e media relations. Una soluzione che viene spesso adottata è coinvolgere gli influencer di un determinato settore, cioè quelle figure che vengono considerate come esperti affidabili o come modelli da seguire all’interno di una precisa comunità. Gli influencer sono in grado di creare conversazioni attorno ai tuoi contenuti e a diffonderli in rete.
Una volta terminata la distribuzione dei tuoi contenuti è fondamentale analizzare e valutare i risultati ottenuti dalla tua campagna. Definisci le metriche significative e assicurati di misurare le prestazioni dei contenuti lungo l’intero customer journey in questo modo riuscirai a stabilire se la tua strategia di content marketing ti ha permesso di raggiungere i tuoi obiettivi.
A seconda dei canali utilizzati, potrai scegliere le metriche più pertinenti, per esempio, per il tuo sito internet potrai valutare le visite alla pagina, il tempo medio sulla pagina e il bounce rate; per i social media potrai considerare visualizzazioni, interazioni ed engagement percentuale. Ricordati sempre di misurare CTR (Click Through Rate) e conversioni, probabilmente le metriche più significative per valutare il successo della tua campagna.
Uno dei vantaggi principali del digital marketing è che monitorare i risultati è molto più facile che in passato. E una volta che conosci le prestazioni delle tue campagne potrai intervenire per migliorarle a un livello anche molto dettagliato. Inoltre, poiché i contenuti sono molto dinamici è possibile provvedere anche a un’ottimizzazione periodica che permetta di comprendere se è il momento di cambiare approccio.
Se vuoi proporre un content marketing di successo dovrai occuparti di tutte queste 8 fasi, senza trascurarne nessuna. Solo in questo modo riuscirai veramente a fare del content marketing uno strumento utile per raggiungere i tuoi obiettivi di business. Parola di Philip Kotler, ospite del World Marketing Summit di Roma il 22 e 23 novembre: worldmarketingsummit.it
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